Asia Argento si schiera dalla parte di Fabrizio Corona: “Non è un assassino. Io grido giustizia!”
Asia Argento difende apertamente il suo amico Fabrizio Corona su Instagram: “Come passare incolume altri due anni e mezzo in carcere?”
Asia Argento ha preso posizione rispetto al nuovo capitolo di cronaca che sta coinvolgendo Fabrizio Corona e della quale ormai tutte le trasmissioni si stanno occupando.
A questo punto è intervenuta l’attrice che di recente ha riallacciato i rapporti con l’ex Re dei Paparazzi dopo che nel 2018 i due hanno avuto una breve storia d’amore. L’affetto non è mai venuto meno, tanto che a inizio febbraio lo stesso Corona ha ammesso che tra lui e l’Argento le distanze si sono nuovamente accorciate, sino a rifrequentarsi: “Ogni quindici giorni viene a Milano, viene a casa mia, a dormire da me, con me. Siamo amici. Ci siamo ritrovati“.
Asia, dato l’affetto per Corona, è intervenuta scrivendo un lungo post sul suo account instagram accompagnato da un video in cui mostra i momenti concitati dell’arresto di Corona.
Ricordiamo che il Tribunale di sorveglianza di Milano ha revocato la detenzione domiciliare, per questo Fabrizio dovrà tornare in carcere. La reazione dell’uomo come sappiamo è stata particolarmente forte, ferendosi i polsi per protesta.
“Quest’uomo non è un assassino, uno stupratore, un mafioso, uno spacciatore, un criminale” esordisce:
Ha sicuramente fatto un sacco di cavolate nella vita. Ma ora, a 46 anni, nonostante ne abbia già scontati più di 6 in carcere, è un cittadino reinserito. Lui lavora e dà da lavorare, che paga le tasse, è un padre, un figlio, un fratello ed un amico che si rende conto dei suoi errori per i quali ha chiesto scusa ai magistrati, davanti a tutti. Ma non gli viene perdonato proprio quel disturbo bipolare e narcisistico della personalità che gli è stato diagnosticato dai medici stessi dello stato, sotto i quali era in cura.
Polemizza per il trattamento riservato a Corona, dalle sue parole traspare preoccupazione:
Ora ditemi voi come potrà quest’uomo apparentemente smargiasso ma profondamente fragile, passare incolume altri due anni e mezzo in carcere, io non conosco nessuno che sia uscito “riabilitato” dopo una lunga prigionia. Fare di Corona un caso esemplare solo perché è un personaggio pubblico è una roba da medioevo. Ma l’Italia non è un paese di lobotomizzati.
E conclude con un appello: “Per questo io oggi grido con voi: GIUSTIZIA PER FABRIZIO!“